Frozen 2 | Il Segreto Di Arendelle

Sequel del pluripremiato Il Regno di ghiaccio, Frozen II, Il segreto di Arendel condivide con esso l’ambientazione e gran parte dei personaggi, ma parte temporalmente da avvenimenti precedenti del primo film, mostrando ,e rendendo fonti di informazioni, gli stessi genitori delle due sorelle, che fan trapelare l’importanza del <bosco incantato>. Il comparto musicale è presente sin dall’inizio ed è una presenza costante per tutto il film, sia per intonare messaggi importanti del film, sia per rinsaldare le conquiste fatte nel primo film. Il film inizia con ‘’Il fiume del passato’’, cantata dalla madre di Elsa e Anna, una tra le più importanti canzoni del film, la cui sinfonia diverrà ricorrente nel film, richiamando costantemente la regina verso le trame del film ‘’La memoria del passato lì un rifugio ha trovato, puoi sognarlo anche tu dove il vento incontra il mare blu, ma in quel fiume affogherà chiunque vada troppo in là. Tra quelle acque tu potrai sentire un suono magico, ma le risposte che avrai le saprai affrontare o no?’’. Nonostante sia un sequel, manca quasi del tutto di parti che raccontano ciò che è successo, ma ‘’qualche cosa non cambia mai’’ ci fa intendere che è passato almeno un anno e tutto sta cambiando, ma che i legami tra i personaggi non sono mutati ‘’L'autunno muove le foglie, il futuro è di chi lo coglie stai per dirmi che stasera, amico, ti inginocchierai? Io faccio i piani e poi combino un disastro anelli, cene, balli che impiastro, ma per imparare queste cose è tardi ormai. Sì, cambia tutto tranne il gran bene che le vorrò e per me non cambia. Quell'idea che da tanto ho, stare insieme a te è più facile, ma ora farò di più, giusto? Cambia quasi tutto, non l'appoggio che mi dai tu’’ Ma Arendel nasconde un enorme segreto, che potrebbe sconvolgerla nelle sue stesse fondamenta, e l’unico modo per scoprirlo è che Elsa vaghi verso ‘’L’ignoto’’: ‘’Non sei una voce se tu sirena chiami e io ti do ascolto, ma non lo farò lo sbaglio è solo il mio. Le persone che io amo sono tutte qua è forte il tuo richiamo ma non mi catturerà ne ho avute di avventure non puoi tentarmi tu. Ma forse un viaggio nell'ignoto è ciò che voglio in più, forse scoprirò quello che non so. Quello che non so’’. Olaf mostra tutta la sua immensa maturità, data dalla sua lunga vita rispetto agli altri pupazzi di neve, non perdendo la calma quando gli elementi naturali iniziano a giocare con lui, ed immagina che ‘’Da Grande’’ troverà una risposta per tutto ‘’Se diventi grande ha un senso tutto e la prospettiva cambierà. Solo il tempo mostrerà che qualunque assurdità ricava invece nella normalità. Se avrò da vecchio le risposte saprò che ci facevo io quaggiù. Forse basta crescere per poter conoscere, nulla allora non ti spaventa più. Chiedo scusa, con l'età impari sempre e ti adatti a tutto ormai, Io maturerò e non mi spaventerò’’. Sebbene sia vero che qualche cosa non cambia mai, tutti i personaggi maturano, crescono ed hanno dubbi, su di loro e sugli altri, così, quando per un equivoco Christoff ed Anna si separano, nel tentativo di fare entrambi la cosa giusta, lui si sente ‘’Perso quaggiù’’, e si lascia andare ad una romantica e malinconica canzone ‘’Stai andando via. Avrei dovuto fermarti ma coi miei dubbi già mi chiedo se voglio farlo. Di certo so che è giusto quel che fai, probabilmente non potrò cambiarlo. Mi aspettavo diverso forse il nostro domani, ma tu scappi e io mi perdo quando siamo lontani. Ora che tu fuggi via sono perso quaggiù. Nord e Sud, sinistra e destra, se non ti ho improvvisamente io, mi sento perso quaggiù’’. Alla fine del viaggio, Elsa riesce a trovare il luogo da cui provengono tutte le risposte che cercava, ed in uno scatto di adrenalina ed euforia, chiede e ed ottiene che le risposte gli si mostrano, intonando la canzone ‘’Mostrati’’:’’Mostrati rispondi ti prego. Dove sei? Qui o no sei la risposta che ora avrò ai dubbi miei. Dove sei? A un passo lo so se avevo un'incertezza. Ora io non ne ho perché c'è una ragione per essere qui e la scoprirò. Sono unica e diversa. Nessun altro è come me e questo è il giorno per scoprirne il perché’’. L’ultima  canzone del film è improntata totalmente alla funzione didascalica: Quando tutto sembra perduto e niente sembra capace di salvare Arendel, non resta per Anna che ‘’Fai ciò che è giusto’’! 

‘’E per chi mai potrò rialzarmi più, se non ti avrò. Fai ciò che è giusto ossia quello che sto per fare. Fai un passo e un altro e tu da lì poi vai. È la cosa giusta e la più facile in realtà. Guardare avanti non mi va. Ora è troppo, è una sola la possibilità. Dopo l'oscurità, l'alba cosa porterà’’